In motorino in due con Roby Baggio nella testa.

  

Era l’11 giugno 1998, quella sera l’Italia avrebbe fatto il suo debutto nei mondiali di Francia contro il Cile di Salas e Zamorano, la scuola era finita da poco e con due compagni di classe, per ingannare l’attesa e passare la giornata, decidemmo di andare a fare un giro a Milano: ma perché sbattersi con il treno, quando eravamo in tre e avevamo due motorini? Già, perché.

E così partimmo da Busto – noi, centauri navigati – diretti verso la città del Duomo e del Castello Sforzesco, ognuno col suo casco, solo che io non avevo un motorino, appunto. Adesso, a trentaquattro anni, posso anche affermare di non averlo mai avuto. 
Aggrappato alla schiena di Luca, mi affidai alla sua intraprendenza: “In fondo è semplice, basta seguire il Sempione”. E così facemmo. Città, paesi, paesini, semafori, cemento e marciapiedi fino a lei: Milano.
Un giro tra il Duomo, le Messaggerie Musicali e parco Sempione, il tempo di prendere un po’ di sole, il tempo di farsi rimbambire dai tamburi rastafariani ed era già ora di tornare. Gli altri ci aspettavano per la partita.
Da subito ci rendemmo conto che sapevamo perfettamente prendere il Sempione partendo da Busto, ma al contrario? Partendo da Milano? Dov’era finita la via di casa? Procedendo a tentoni (che era anche un giocatore della Cremonese) e seguendo le indicazioni ci ritrovammo su di una strana rampa e solo dopo averla percorsa tutta realizzammo di essere entrati in autostrada in tre e su due scooter 50, per giunta. Che fare? L’idea geniale fu quella di fare dietrofront e ripercorrere la rampa in contromano. 
Non dimenticherò mai la faccia divertita di quel camionista che venendoci incontro suonò il clacson a più non posso. Mai.
Quella sera l’Italia pareggiò due a due, al nostro vantaggio siglato da Vieri rispose Salas con una doppietta, prima del rigore di Roby Baggio a cinque minuti dal termine che scacciò ogni nostra paura.
La morale uno è che dovrebbero permettere almeno ai 125 di circolare in autostrada.
La morale due, invece, è che non solo ogni genitore dovrebbe comprare un motorino al proprio figlio, ma dovrebbe anche prenderglielo 125, così se dovesse perdersi e imboccare l’autostrada non ci sarebbero problemi. 
Chè di Roby Baggio a salvarti e a scacciare le tue paure non ne nascono più.

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